FRAGILI PARADISI
E INFERNI DELLA MODERNITÀ
il nuovo numero di Davar, rivista di filosofia
«Paradisi o inferni della modernità? Pericolosamente, ancora oggi,
i due termini rischiano di sovrapporsi». È a partire da questa riflessione,
con gli echi letterari e le suggestioni religiose e filosofiche che suscita,
che si apre il secondo numero dell’annuario Davar (2.2004),
la rivista curata da Anna Giannatiempo con una redazione
di giovani studiosi che hanno lavorato (e continuano a lavorare) nella
casa-scuola sua e del marito, Sergio Quinzio, a cui la
rivista è idealmente dedicata.
Se il primo numero (1.2003) raccontava le Solitudini di filosofi, scrittori
e teologi da Camus a Wilde, la nuova rivista traccia un singolare percorso
attraverso le rappresentazioni, i sogni e le visioni dei fragili Paradisi
della modernità. Da Albert Camus, interprete della poesia
del “poeta della rivolta e della libertà” René Char, a Franz Kafka,
per il quale «l’uomo non può vivere senza una perenne fiducia in qualcosa
di indistruttibile»; da Erri De Luca, che recupera l’equivalente
in antico ebraico di paradiso, pardès (giardino), per ricordare la resistenza
dei giovani ebrei del ghetto di Vilna durante il secondo conflitto mondiale,
dove «le sante lettere ebraiche diventano proiettili», a Claudio
Magris e al suo elogio della lentezza, da praticare e conservare
ogni giorno, flessibilmente, per «tener aperti quegli spiragli attraverso
i quali può irrompere nella vita il senso di ciò che trascende la corsa
e la fuga del tempo profano, l’intuizione dell’eterno» Davar.
Paradisi offre un ampio scenario di paradisi inventati dagli uomini,
che spesso non implicano alcuna forma di opposizione dell’antico Paradiso
di Dio ma si esauriscono in sé stessi, svanendo, il più delle volte, nella
“seduzione illusoria” (Benjamin) di un vago misticismo estetizzante.
Insieme ai saggi su grandi maestri del passato (Benjamin,
Bonhoeffer, Collingwood, Dostoevskij, Heidegger, Hesse, Hillesum, Kandinsky,
Kierkegaard, Klee, von Kleist, Proust, Vertov, Wittgenstein, Zambrano)
presenta alcuni preziosi testi inediti (Camus, De Luca,
Fondane, Hierro, Kafka, Magris, Rozanov…).
Davar. Paradisi verrà presentato ad Umbria Libri (Perugia, Rocca
Paolina-Sala Cannoniera) mercoledì 23 novembre alle 18.30 da Massimo Borghesi,
Massimo Cacciari e Gianni Garrera.
Già a partire dal primo numero, nel 2003, la rivista ha ottenuto
importanti riconoscimenti, di pubblico e di critica, con la conquista
(ex aequo con «Estetica») del “Premio di Filosofia Viaggio a Siracusa”
diretto da Remo Bodei e Umberto Curi, per la rivista più bella.
Un premio idealmente esteso, nella sua interezza, alla collana «Scritture»,
di filosofia estetica e spiritualità contemporanea, in cui sono appena
usciti l’inedito (per l’Italia) La devozione alla croce di Albert Camus,
riscrittura del dramma di Calderòn curata da Lorenzo Chiuchiù (già curatore
di Metafisica cristiana e neoplatonismo, sempre di Albert Camus) e l’antologia
di Carlo Michelstaedter L’anima ignuda nell’isola dei beati, a cura di
David Micheletti.
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