Sorteggio, Marietti 1820,
Genova-Milano, 2012.
C'è un'aria tesa, di rischio.
La poesia qui non è dopo, non è al riparo. È nel vivo della
questione. È nell'oscurità chiara del vivente e del senso che
non si spiega ma si presenta. Ci sono poeti che puoi sforzarti
di seguire, e altri che devi seguire quasi come un cieco.
Accettando la cecità che dapprima ti impongono. Chiuchiù è di
questa seconda razza. Il suo nome stesso è un misterioso
richiamo, come Pascoli volle fermare in suoi versi. Un
visionario come lui sospeso tra il sempre morire e il lampo
della verità. Questo libro non è addomesticabile. Non finirete
dicendo: “interessante”. Perché prende alla gola, e avvicina
una fiaccola alle pupille. E vede se siete ancora vivi.
Davide
Rondoni
recensioni:
Poesia, 248,
luglio-agosto 2013
Semicerchio, XLVIII-XLIX (2013/1-2)
Critica letteraria, 21 febbraio
2014
Farapoesia, 2
agosto 2012
La voce di Romagna, 3/9/2012
Fuori/Asse, n. 4,
novembre 2012
Pulp n. 100, novembre
2012
Il Tempo, 9 dicembre
2012
La Voce di Pistoia, 24 marzo 2013
La Nazione, 8 aprile 2013
All news 25/6/2017
La poesia e lo spirito,
20 giugno 2012
Lankelot, 27 luglio 2012
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